Al momento stai visualizzando Gli incidenti più diffusi tra i giardinieri

I professionisti che si occupano del verde urbano e privato sono soggetti ad alcuni specifici rischi. La maggior parte di questi dipendono dagli utensili e dagli attrezzi utilizzati dal giardiniere, durante l’uso dei quali è essenziale avere a disposizione specifici dispositivi di protezione individuale (DPI). Si tratta di accessori che permettono di limitare i potenziali rischi, il cui utilizzo deve essere preciso e regolare. Chi si occupa di questo tipo di attività deve quindi munirsi di DPI appositi, in modo da svolgere il proprio compito con il minor numero di incidenti possibile.

I DPI del giardiniere

I corretti DPI, per il giardiniere ma durante lo svolgimento di qualsiasi attività lavorativa, vanno previsti e predisposti in anticipo. Un giardiniere professionista deve quindi averne a disposizione vari, sempre in perfetto stato manutentivo. Alcuni si sfruttano solo in specifiche situazioni, altri invece sono da utilizzare sempre, per limitare gli incidenti anche di lieve entità. A cominciare dai guanti protettivi, rivestiti in poliuretano e adatti a evitare graffi e spine; o dagli occhiali, indossandoli infatti si limitano gli eventi in cui rami, foglie o detriti possano lesionare gli occhi. Il giardiniere dovrà poi avere nel proprio furgono anche un comodo casco, per le situazioni in cui si trovi a potare alberi, così come cuffie e stivali. Ci sono poi DPI specifici per le singole attività, come ad esempio grembiuli protettivi da usare con il decespugliatore, o sistemi di sicurezza per i lavori da svolgere in alto. Se vuoi conoscere tutti i DPI disponibili per l’attività di giardinaggio clicca qui per saperne di più.

I rischi durante il giardinaggio

L’uso dei DPI, come detto, è essenziale come prevenzione dei potenziali rischi che il giardiniere corre durante la propria attività lavorativa. Gli incidenti possono comunque verificarsi lo stesso, è però importante che avvengano per eventi fortuiti e non per un uso maldestro dei dispositivi di protezione. Si deve comunque ricordare che questi ultimi aiutano a proteggere il professionista, ma non sempre possono azzerare alcuni rischi, anche perché esiste sempre l’aleatorietà degli eventi. Quindi gli incidenti più diffusi tra i giardinieri sono direttamente correlati all’attività effettiva che il singolo soggetto svolge. Le attività più pericolose riguardano la potatura di alberi e arbusti: da un lato gli utensili che si sfruttano per tali attività hanno lame taglienti e possono risultare molto pericolosi; dall’altro lato spesso il giardiniere si trova a lavorare in posizione sopraelevata, correndo rischi correlati alle potenziali cadute. Quindi una caduta dall’alto, un oggetto contundente che precipita sul giardiniere, un utensile impugnato in modo non corretto o che scivola lateralmente sono i rischi maggiori. Gli incidenti in questi casi possono essere fratture a un arto, contusioni e tagli di vario genere correlati all’uso di cesoie e attrezzi vari sono sicuramente quelli più diffusi.

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Il clima e le sostanze chimiche

Un’altra ampia categoria degli incidenti che occorrono a chi si occupa della manutenzione del verde è correlata al fatto che un giardiniere vive la maggior parte del proprio turno lavorativo all’aperto. Quindi scottature solari, problemi agli occhi perché esposti eccessivamente ai raggi solari diretti, principi di congelamento sono purtroppo molto diffusi. In questi casi oltre a indossare i DPI più adatti è importante anche proteggersi dal sole o dal freddo, a seconda dei casi. Ci sono poi varie sostanze che alcuni giardinieri usano, che possono risultare tossiche, come insetticidi e pesticidi: durante l’uso è necessario indossare occhiali e apposte mascherine. Incidenti meno probabili, ma che comunque avvengono, dipendono dal contatto con i macchinari, che possono causare tagli, abrasioni e schiacciamenti.