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La vite è una delle piante più coltivate in Italia e nel mondo, apprezzata per le buonissime uve che produce. Non tutti sanno che la potatura incide molto sulla qualità finale dell’uva sia da vino che da tavola. Esistono diversi metodi per una potatura corretta e produttiva. Possiamo distinguere subito la potatura in una invernale, detta anche secca, e una potatura estiva, detta anche verde. Ma qual è il periodo di potatura della vite?

Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sulla potatura di allevamento della vite: tecniche, periodi e consigli utili per un vigneto perfetto ed efficiente.

Periodo potatura della vite

Quando potare la vite? Una vite giovane non va potata il primo anno, ma bisogna attendere il secondo anno e l’inizio del terzo. Per una vite già cresciuta la potatura va eseguita secondo diversi metodi.

Potatura di allevamento della vite

Potatura vite periodo invernale

La potatura invernale va effettuata esclusivamente nel periodo invernale, quando la vite ha perso tutte le sue foglie. effettuarla con ancora foglie presenti sulla vite potrebbe non far accumulare le giuste sostanze nutritive che servono per una prossima fioritura.

La potatura della vite in alcune regioni italiane può essere anche anticipata nei mesi autunnali, come per esempio nelle regioni meridionali o nelle isole. Invece nelle regioni settentrionali si consiglia di potare nei mesi invernali essendo un clima più rigido.

In questa potatura si tagliano tutti quei rami secchi o lunghi che non produrranno germogli o che toglieranno proprietà nutritive alla pianta. Quindi si fa una potatura più decisiva e netta alla vite, in modo anche da rafforzarla nel tronco e nei rami principali.

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Potatura vite periodo estivo

La potatura estiva già viene eseguita durante i mesi caldi dell’anno. Durante questa periodo si eseguono altre pratiche importanti:

  • Spollonatura: questa operazione va fatta nel mese di aprile, anche se non è una regola. Bisogna semplicemente eliminare tutti quei rami che crescono alla base del fusto della vite, che sono chiamati succhioni.
  • Scacchiatura: anche questa operazione eseguita nel mese di aprile circa, consiste nel tagliare i germogli deboli, rovinati o non in grado di continuare la crescita produttiva.
  • Cimatura: questa potatura invece va fatta entro fine giugno, vanno tagliati i tralci della vite per far spazio alle nuove foglie. Si consiglia, in genere, per un’ottima potatura estiva, di non potare la vite nei mesi più caldi dell’estate per evitare che i germogli non maturino in tempo per la mancanza di nutrienti serviti alla ricrescita dei rami.

Potatura Guyot: un’alternativa

Questa tecnica è usata molto per le coltivazioni di vite a spalliera e per viti con una grande produzione di uva da vino. La potatura a guyot può dividersi in: guyot semplice e guyot doppio.

  • Il guyot semplice è la tecnica maggiormente usata nella potatura delle vite ad alta produttività. Consiste nel tagliare tutti i tralci precedenti la potatura escluso uno con circa 10-15 gemme e uno più piccolo che viene chiamato sperone, composto da due o tre gemme.
  • Il guyot doppio invece, già da come dice il nome, è una potatura dove vengono lasciati due tralci, con molte gemme ciascuno.

Potatura vite a cordone speronato

La potatura a sperone consiste nel lasciar crescere la vita orizzontalmente, tramite delle legature. Su di un tralcio vengono lasciati, distanti tra loro, 3 o 5 speroni, con circa 3 gemme ciascuno.

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Dobbiamo fare attenzione a lasciare la parte lignea intatta, recidendo subito sotto la gemma superiore che si sta eliminando. Questa accortezza sarà fondamentale per proteggere la pianta dagli agenti atmosferici e dalle possibili malattie.