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La siepe fiorita viene coltivata spesso nei giardini privati e condominiali, in quanto questa, oltre ad arricchire l’ambiente dal punto di vista estetico, grazie ai suoi fiori colorati e profumati, costituisce anche un ottimo strumento di separazione per delimitare il confine della proprietà. Inoltre, attutisce i rumori della strada e dona un po’ di ombra e privacy ai proprietari del giardino.
Queste, a differenza delle siepi sempreverdi, richiedono più manutenzione e cure, in quanto tendono a perdere le foglie durante i periodi freddi.

Come coltivare la siepe fiorita? Come curarla? Ecco tutti i consigli e suggerimenti

Siepe fiorita: le tipologie

Ibisco
Fiore di Ibisco

Esistono moltissimi tipi di siepi fiorite, con fiori e colori differenti, che possono essere accostate per creare delle meravigliose composizioni in giardino. La più comune è Chaenomeles japonica, siepe di origini giapponesi dai fiori bianchi e rosa, che fioriscono durante i mesi primaverili. Tra le siepi fiorite, troviamo anche la pianta dell’azalea, sempreverde che fiorisce in diversi periodi dell’anno, e la Pyracantha (Agazzino), arbusto di origini asiatiche dalle bacche rosse e piccoli fiorellini bianchi. Molto utilizzato anche l’Ibisco, che fiorisce da luglio a settembre, producendo fiori molto belli e colorati di diverse tonalità cromatiche.

Come coltivare la siepe fiorita?

Dal momento che esistono diversi tipi di piante ed arbusti, la modalità di coltivazione e di cura dipende esclusivamente dalla tipologia di siepe scelta. Tuttavia, ecco dei consigli generali su come coltivare la siepe fiorita e su come curarla.

Prima di coltivare una siepe fiorita è essenziale sapere che ci sono delle leggi che regolano la coltivazione delle siepi nei giardini, soprattutto quelli che confinano con la strada. In particolare ci sono due normative del Codice Penale da tenere a mente prima di procedere piantando le nostre siepi, in quanto in queste stabiliscono la distanza minima che le piante devono avere dal terreno confinante e l’altezza massima che queste possono raggiungere.

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Assicurarsi quindi che la siepe fiorita sia piantata ad una distanza minima di 50 cm dall’inizio del terreno confinante. Nel caso la proprietà sia munita di un muretto o un recinto di separazione, la siepe fiorita può essere piantata anche subito vicino allo stesso. Tuttavia, si dovrà fare attenzione che questa, una volta cresciuta, non superi l’altezza del muretto o recinto e, nel caso questo fosse assente, la regola generale è che la siepe non dovrà superare mai 250 cm di altezza.

Una volta constatata che la distanza dal terreno adiacente sia a norma di legge, è possibile procedere alla coltivazione, piantando delle buche di profondità pari alla quantità di terreno contenuta nel vaso del vivaio. Una volta riposti gli arbusti nei buchi, mischiare il terriccio del vaso con il terreno ed applicare un po’ di concime organico (ad esempio lo stallatico pellettato) per favorire l’attecchimento delle radici.

Siepi fiorite: la cura

La prima potatura deve essere effettuata subito dopo la piantatura, per assicurarsi che la siepe cresca nel modo giusto. Dopo di ché, le potature possono essere effettuate anche con intervalli di tempo molto lunghe, come ad esempio alcuni mesi. Da ricordare che è molto importante effettuare la cimatura della pianta, così da conferirle la classica forma “a cespuglio” e da permettere ai rami di crescere forti. Per quanto riguarda l’annaffiattura, questa dipende molto dalla tipologia di pianta scelta, tuttavia, in generale le siepi fiorite richiedono di essere annaffiate ogni 10 giorni circa.