Al momento stai visualizzando Prato inglese semina e cura: cosa devi sapere

Prato inglese semina e cura: un prato per essere sempre perfetto e quindi tipicamente in stile anglosassone, richiede alcuni importanti interventi di manutenzione e soprattutto cure per tutto l’anno, a cominciare dalla fase di semina per poi proseguire con la concimazione, l’eliminazione delle erbe infestanti e la rasatura.
Tutti i prati hanno dunque bisogno di essere seguiti costantemente al fine di mantenere il loro vigore, per cui innanzitutto bisogna notare se ci sono dei segni inequivocabili della presenza di parassiti o di alcune malattie legate in genere alle cosiddette erbe infestanti.

Per la buona riuscita della semina è fondamentale scegliere il periodo migliore e sementi professionali, garanzia di un perfetto insediamento ed una corretta germinazione delle giovani piantine. I semi devono essere inoltre freschi: semi vecchi possono compromettere la riuscita del tappeto erboso. Ottima è la selezione di Barenbrug, azienda olandese specializzata nella produzione di sementi di alta qualità e accessibili, commercializzata in Italia da Mondo Irrigazione.

La manutenzione del prato inglese

La manutenzione regolare, è quindi il modo migliore per coltivare al top un prato inglese, e ciò può evitare in seguito la necessità di una ristrutturazione totale. Durante l’inverno, un prato non cresce molto, ma una volta che il clima si riscalda quindi già in primavera si può iniziare con la falciatura, e questo è anche un buon momento per eliminare l’eccesso di erbacce infestanti in tutte le zone e nelle parti danneggiate durante l’inverno.

Eccesso di erbacce infestanti

Qui di seguito, sono elencate alcune cure da intraprendere nel corso della primavera e dell’estate. Cominciando a parlare della semina di un prato inglese, diciamo subito che in genere da 10-15 g di semi al mq sono più che sufficienti, e poi l’uso di un rastrello è consigliato per incorporare il seme nel terriccio. Delle innaffiature regolari, faranno poi germogliare il prato in un periodo compreso tra i sette ed i dieci giorni.

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La maggior parte delle erbe del prato non prosperano all’ombra, quindi per queste aree conviene utilizzare un mix specifico disponibile nei centri per il giardinaggio. La falciatura è un’altra importante operazione per la cura di un prato inglese; infatti, eseguirla regolarmente significa mantenere un prato inglese sempre in buona salute. Le erbacce infestanti in genere tendono a propagarsi nelle zone che non sono state sufficientemente irrigate, per cui l’innaffiatura deve essere regolare e con un gettito ampio e tale da interessare l’intera area.

Eliminare l’erba secca

La primavera è tuttavia un buon momento, per porre rimedio ai problemi legati all’eccesso di erba secca. Ci sono tuttavia poi diverse opzioni per curare correttamente un prato inglese; infatti, a metà primavera (spesso da fine marzo ad aprile), conviene utilizzare un fertilizzante specifico, poiché serve a nutrire il prato e ad aumentarne il vigore, ma soprattutto a prevenire il riformarsi delle erbacce. In genere il momento migliore per aggiungere queste importanti vitamine al suolo, è quando il terreno è umido quindi appena annaffiato, o se è prevista della pioggia.

Il solfato di ammonio è uno dei migliori per massimizzare il risultato, specie se si esegue per almeno otto settimane consecutive. A margine di quanto sin qui descritto, dopo le cure importanti da non trascurare, vale la pena aggiungere che per avere un prato all’inglese quindi liscio, perfettamente livellato e senza sbavature, è consigliabile la rasatura uniforme. In tal caso, l’uso di un tosaerba di buona qualità e con lame regolabili, è la soluzione ottimale per massimizzare il risultato, e rendere l’impianto pulito, accogliente ed elegante, e magari con la prospettiva di aggiungere anche un arredamento adeguato sempre allo stile.

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